Un romanzo che secondo me è in realtà una pura e semplice manovra commerciale per creare soldi. Una trovata pubblicitaria sotto le mentite spoglie di una storia erotica con tutti gli ingredienti per incuriosire e avvicinare i lettori, realizzata ad arte, con degli sviluppi davvero drammatici: ha venduto un milione di copie!!!!
Scritto male, con la pretesa di essere creduto autobiografico, è la storia di una ragazzina siciliana, che omette anche il cognome, e che racconta le sue esperienze sessuali.
Fin qui nulla di strano, la storia si sviluppa come una frenetica ricerca di amore, nelle forme più morbose eperverse, pur di concretizzarsi in un sentimento vero.
In realtà è solo una carrellata di "sporcaccionate", che ormai non scandalizzano più nessuno, ma sottolineano la frivolezza e la banalità della narrazione, oltre a mettere in dubbio la veridicità degli episodi e soprattutto il fatto che sia veramente stato scritto da una ragazzina di sedici anni.
E’ scontato, prevedibile, banale, anche se in certi momenti sembra essere avvincente: in realtà si tratta solo di curiosità di fronte a tanta banalità. In una parola potrei definirlo "pessimo". Pertanto sconsiglio il supplizio a tutti, a meno che non ci si voglia punire con qualcosa di infinitamente deludente.
Considerato che non riesco proprio a classificarlo come un’opera d’arte, ma solo come una manovra di marketing, mi riesce difficile paragonarlo ad una canzone: se proprio devo trovare un paragone … facciamo la stupenda “Do U Still” dei favolosi East 17.
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