martedì 27 dicembre 2011

Scheggia - Una storia di moto e di amicizia – Roberto Parodi

Questo è il secondo lavoro letterario di Parodi, ma a differenza del primo (Il cuore a due cilindri) si tratta di un romanzo sull’amicizia, i viaggi, le moto, e soprattutto sulla grandezza dell’animo umano.
Il romanzo è la storia del viaggio di tre amici, Accio, Ragno e Scheggia, alter-ego fin troppo riconoscibile dell’autore, che propone se stesso con questo personaggio simile a lui in tutto: stessa moto, abbigliamento, gusti musicali, e soprattutto stesso spirito di conoscenza e di avventura, elementi facilmente riconoscibili dal suo sito-blog (www.threepercenters.it). Anche il viaggio è l’occasione per proporre un pezzo di propria vita vissuta, di quando l’autore con la sua Road King del ’98 è arrivato fin sul massiccio dell’Assekrem nell’Algeria centrale.
L’intreccio è semplice, i tre amici vogliono riportare in Africa le ceneri del loro caro amico deceduto in uno strano incidente in moto su una strada dell’Algeria centrale, luogo che tanto amava.
La storia si snoda intorno a questa motivazione per offrire con straordinaria ed entusiasmante vivacità incontri, avventure, personaggi e descrizioni di un’avventura di tre motociclisti in moto, ovviamente tre Harley Davidson, in un contesto assolutamente inospitale e inadatto, celebrando così con maggiore enfasi il concetto di libertà.
La libertà assoluta infatti è l’altro grande protagonista, che accompagna i tre amici in tutto il viaggio regalando al lettore una storia positiva carica di vitalità e ottimismo, anche nei momenti più grigi della narrazione. In certi punti il racconto appare, forse, molto romanzato da particolari troppo cinematografici, ma l’impressione così caricaturale si percepisce essere voluta quale chiave di lettura, che ritengo conferisca all’opera stessa maggiore enfasi.
Il Road King di Parodi durante il suo viaggio.
Assolutamente da ricordare le splendide descrizioni che Parodi offre di alcune comparse, vere e proprie caricature di persone comuni che ognuno di noi può incontrare ogni giorno: la mamma totale, la mamma straricca, la mamma sportiva, i manager in carriera con il suv, e non ultimo i raider con i quad superequipaggiati!
La lettura è davvero divertente, scritta con un ritmo veloce ed incalzante, ma comunque sempre in grado di lasciar riflettere il lettore sul senso della narrazione e sui grandi valori che animano il viaggio e la coscienza dei protagonisti. A tal proposito, un passo:

Scheggia << Il punto è che nella mia vita ho sempre saputo qual’era la strada giusta, ma non l’ho mai presa, e sai perché? Perché era sempre la strada più difficile. Ho finito per scegliere sempre quello che ero capace di fare, o la cosa meno faticosa, o quella che mi garantiva una via di scampo. In un certo senso, non ho mai fatto veramente una scelta con le palle, una di quelle che si ricordano tutta la vita. E’ come se fossi scivolato piano piano verso una vita che era inevitabile.>>.

Il romanzo è integrato da cartine esplicative, alle quali è possibile unire le foto (visibili sul suo sito) molto suggestive che Parodi ha scattato durante il suo viaggio in quegli stessi luoghi, confondendo la cronaca di un’esperienza unica e indimenticabile, con la suggestione del romanzo. Consiglio la lettura di questo romanzo a tutti: divertente, veloce, e soprattutto positiva!
Se fosse una canzone "Hey Hey My My” di Neil Young, che l’autore propone quasi come una colonna sonora, e in particolare nel passo finale si ha quasi l’impressione di sentirla suonare…

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