martedì 30 novembre 2010

Un giorno di fuoco – Beppe Fenoglio

Un raccolta di racconti scritti lungo tutto l'arco della propria vita, ma pubblicati insieme soltanto dopo la morte dell'autore.
I temi sono quelli ormai classici di Fenoglio. In una ambientazione rurale nelle Langhe degli anni ‘40, il vero protagonista di tutti i racconti è la guerra e la Resistenza Partigiana, che anche se non è presente come "scena" ne si può avvertire la presenza, quasi come un fantasma che si aggira in un castello.
La descrizione dei luoghi ha una ricchezza di particolari davvero unica, e rende la scenografia particolarmente coinvolgente, forse anche per la facile riconducibilità geografica. Soprattutto per chi come me su quelle colline e in quei paesi ci è passato molte volte.
La raccolta prende il titolo dal primo dei racconti proposti, la cronaca di un uomo barricato dentro un fienile assediato dai Carabinieri. Sicuramente da ricordare il racconto intitolato "Superino": triste, ma molto coinvolgente dal punto di vista dell’importanza che ha il senso di appartenenza ad una famiglia. Gli altri racconti sono: La sposa bambina, Ma il mio nome è Paco, Pioggia e la sposa, La novella dell’apprendista esattore.
Consiglio la lettura a tutti, anche come semplice avvicinamento a Fenoglio, per la scorrevolezza della scrittura, e l’immediata comprensibilità dei contenuti proposti in modo diretto e accessibile a chiunque.
Se fosse una canzone... forse per le ambientazioni che come sfondo hanno sempre la Resistenza, la canzone partigiana “Fischia il vento

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