Penso che il titolo lasci poco spazio a presentazioni. La storia, dall’inizio fino ai giorni nostri, del MC (Motorcycles Club) più chiacchierato, famoso, e anche ammirato al mondo. Il tutto raccontato intorno all’autobiografia del suo più grande punto di riferimento: colui che negli USA degli anni ’50 (il 1958, per essere precisi) ha fondato, riunendo sotto uno stesso simbolo, il mitico Death Head, diversi gruppi di motociclisti. Il titolo del romanzo autobiografico è il nome del club (HAMC) che si ispira ad uno squadrone dell’aviazione statunitense.
Sonny Barger racconta la propria vita, da quando, bambino, comincia a confrontarsi con una vita difficile per raggiungere una adolescenza segnata da eccessi, violenza, droga e anche dal carcere. E poi… ovviamente dal Club, raccontando da dentro un sacco di episodi che hanno calcato le cronache mondiali, dall’episodio di Altamont, dove durante un concerto dei Rolling Stones nel quale il servizio d’ordine era affidato agli Angeli, a seguito di una rissa un ragazzo perde la vita, fino ai rapporti con la temibile RICO (Racketeer Influenced and Corrupt Organizzation), un’organizzazione governativa finalizzata alla persecuzione di associazioni di crimine organizzato.
La narrazione comprende inoltre tutta la parte più personale della vita dell’autore, raccontando la vita sentimentale e la durissima battaglia contro il cancro, regalando inoltre una serie di splendidi ritratti di persone che hanno segnato la vita del protagonista, continuando a vivere un presente nel quale si è aggiunta anche la dimensione di scrittore (Sonny Barger), quale narratore di un’intera cultura, diventandone egli stesso una delle voci più autorevoli.
Mi è piaciuto moltissimo, per la chiarezza e la sincerità anche imbarazzante di tantissime situazioni, in grado di far veramente comprendere all’opinione pubblica una realtà spesso mascherata dai luoghi comuni dei soliti benpensanti, per cui possono bastare qualche motocicletta e dei tatuaggi per fare la classica banda di brutti sporchi e cattivi.
In questo libro non ci sono eroi o vincitori, è solo la vita di un uomo che dopo un lunghissimo percorso fatto sicuramente anche di sbagli, ha creato un’icona dei nostri giorni, una autentica leggenda vivente, e questo romanzo non è altro che la sua storia, raccontata intorno al significato del “rispetto”, della “libertà” e di tanti altri valori che contraddistinguono la vita di un biker. Dettagli che questa lettura può far essere meno incomprensibili e inaccessibili, pur restando lontanissimi dagli schemi di vita tradizionale fatta di lavoro, famiglia, casa.
Se fosse una canzone proporrei un brano composto proprio in onore degli Angeli, ma di cui non conosco l’interprete e nemmeno il titolo (Spingi forte). Ne approfitto quindi per chiedere se qualcuno conosce questo pezzo…
la canzone si chiama Angels never die , ed è suonata da qualche membro del club penso o da una band che si chiama '' hells angels ''
RispondiEliminaOkkey!!! Grazie davvero per l'informazione... penso che sia un brano stupendo, e incredibilmente evocativo!!! ThanX4All ... and ride free!!
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