giovedì 3 febbraio 2011

Il Codice Da Vinci – Dan Browm

Ebbene sì… lo ammetto, ho commesso anche io l’errore di buttarmi a leggere questo inutile polpettone fatto di banalità e luoghi comuni, dove l’unico vero obiettivo è quello di vendere copie: per curiosità del lettore, per passione, per moda… ma l’importante è vendere, anche senza insegnare nulla, anche lasciando un pessimo ricordo nel lettore, che difficilmente commetterà di nuovo uno sbaglio simile.
Un romanzo che ha la pretesa di farsi credere un thriller-storico, la ricerca di una verità che corre indietro nei secoli, partendo dal delitto dell’anziano custode del Louvre di Parigi, che ferito a morte negli ultimi istanti della propria vita lascia degli indizi per la nipote e per uno storico (il protagonista) per la risoluzione della complessa vicenda che con lo svolgersi della narrazione vuole rivelarsi come una difficile e intricata cospirazione.
Purtroppo la realtà è ben lontana da quelle che volevano essere le aspirazioni di Dan Brown: il risultato è un polpettone di particolari storico-artistici-religiosi spudoratamente inventati dall’autore per cercare di dare una collocazione razionale alle sue inutili masturbazioni mentali contro la Chiesa, generando nel lettore la sempre più forte convinzione che si tratti di uno di quei finti storici che deformano la Storia, per creare un Presente ad uso e consumo delle proprie esigenze (…di cassa ovviamente!!!).
La narrazione è veloce e scorrevolissima (l’unica nota positiva in un concerto di suoni stonati), allegramente condita di americanate degne di un telefilm di Frank Lupo (tipo A-Team… ricordate??), ma soprattutto di una serie di riferimenti e riscontri costruiti su supposizioni fantastiche e irrazionali scopiazzate da qualche sito internet di cospirazionisti (non ce la faccio proprio a credere che le frottole sull’Ultima Cena, sui Templari, e su Maria Maddalena, siano tutta farina del suo sacco), che trasformano un giallo in una invettiva contro la Chiesa, dipinta come il vero, grande cattivo. Davvero deludente il finale… degno di un cartone animato… ma in fondo che cosa ci si potrebbe aspettare da una storia del genere??
Purtroppo, la comune ignoranza storico-religiosa ha creato l’ennesimo inutile successo letterario, nascondendo e confondendo la verità teologica dietro le supposizioni fantastiche di uno spregiudicato giornalista al soldo di un grande editore.
Non mi è piaciuto proprio, e devo ammettere di avere già avuto tale sospetto prima di cominciarlo, per tutta la coda mediatica di polemiche che ci sono state, anche se sinceramente mi aspettavo davvero qualcosa di più sostanzioso. L’unica consolazione è quella di non averlo comprato, ma preso in prestito in biblioteca!!!! Sarebbero stati soldi sprecati!!
E’ stata fatta anche una trasposizione cinematografica con il grande Tom Hanks nei panni del protagonista… vi prego ditemi che non è vero, ditemi che si sono sbagliati!!!
Se fosse una canzone… mi viene in mente solo la meravigliosa “E’ la fine del mondo” dell’intramontabile Lino Toffolo.

1 commento:

  1. a me purtroppo è stato regalato... sono due anni che provo a scambiarlo, non se lo piglia nessuno, neanche le bancarelle dei libri usati.

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