USA 1985, Regia di Kevin Reynolds con Kevin Kostner e Judd Nelson
Un film metafora sul senso della vita, sulla fugacità del tempo, che comunque sia, passa senza aspettare nessuno. E’ la storia di cinque di amici, che con la scusa di festeggiare l’addio al celibato di uno di loro, decidono di fare un viaggio per celebrare il loro legame: il vero scopo della loro decisione. Un legame che forse sarà interrotto dalla guerra che chiama al proprio servizio due dei protagonisti, che anche se torneranno non saranno più i ragazzi che tutti hanno conosciuto.
Durante il tragitto incontreranno personaggi bizzarri, e situazioni paradossali, in una ambientazione davvero spettacolare.
La loro meta infatti è soprattutto metaforica, il vero obiettivo del viaggio è già dentro di loro, e la paura, ma forse anche la certezza, che il tempo possa cambiare la forza del loro legame sono il motore di tutta la storia. E così la meta del viaggio è in realtà l’inizio di una nuova fase della vita dei protagonisti.
Una bellissima storia sull’amicizia raccontata con profonda semplicità e disarmante ironia che conferiscono al film una comprensione immediata e soprattutto una incisività ancora più efficace, forse per la facile riconducibilità di un’esperienza bizzarra come questa, al passato di ognuno di noi, dove sicuramente l’incoscienza, la giovinezza, ma soprattutto la spensieratezza hanno suggellato grandi amicizie.
Se fosse una canzone “Who’ll stop the rain” dei Creedence Clearwater Revival.
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