“Libertà”: il vecchio Sonny già con il titolo propone il tema centrale di quest’opera, che costituisce una raccolta di pensieri e di principi cardine che l’autore ha sviluppato nel corso della sua vita.
Non c’è una trama, in quanto il centro della narrazione sono gli elementi più importanti del concetto di “libertà” visti dagli occhi di colui che può essere ritenuto uno degli individui più importanti della scena biker mondiale.
L’autore parla di un po’ di tutto, dal rispetto della puntualità alla sincerità, dal rispetto all’amicizia offrendo molte riflessioni piuttosto Zen, ma anche un sacco di ovvietà.
E’ indubbiamente una proposta interessante, ma bisogna riconoscere che le argomentazioni dell’autore possono risultare un po’ astratte per i lettori più distanti dall’ambiente, e di conseguenza apparire decisamente noiose, e forse un po’ troppo scontate per coloro che si aspettavano qualcosa di più, magari del livello di suoi precedenti lavori quali Hell’s Angels e Ride Hight – Live Free.
Insomma, Sonny è sempre Sonny, però poteva fare qualcosa di meglio: pertanto mi sento di consigliare la lettura di questo libro solo a chi veramente appassionato del genere, per cui la necessità di dire “… ho letto tutti i suoi lavori” possa prevalere su un giudizio banale.
Inoltre, visto che gli Angeli girano esclusivamente su moto Harley-Davidson, l'autore avrebbe anche potuto evitare di mettere una pacchianissima Honda Shadow sulla copertina!!!
Se fosse una canzone “Cerco un centro di gravità permanente “ di Battiato.
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