Questo romanzo di fantasia/fantascienza è quello che si potrebbe definire uno dei tanti manifesti della letteratura da Autogrill… il classico libro che compri perché sulla pompa 4 c’è coda, e per uscire dalla toilette devi fare il giro di tutto il minimarket.
La storia di un ragazzino che entra in possesso di un “caduceo”, strumento di origine mitologica che permette di materializzare maledizioni e sortilegi di qualunque entità. Il protagonista comincia così un crescendo delirante di cattiverie verso le persone che lo circondano, attraversando in questo cammino perverso la propria vita all’insegna della megalomania.
L’idea di partenza è originale, e stuzzica divertenti suggestioni nel lettore; purtroppo la narrazione prosegue lenta e piena di banalità, regalando spesso al lettore la volontà di interrompere la lettura. Io sono riuscito ad arrivare fino in fondo, ma solo per la curiosità di vedere a cosa approdasse una narrazione che appare quasi priva di significato.
Lo consiglio solo a chi ha intenzione di punirsi con qualche ora di terribile noia.
Se fosse una canzone, la stupenda “Tuca Tuca” Raffaella Carrà.
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