martedì 2 novembre 2010

Tishomingo Blues - Elmore Leonard

Una bel romanzo, magari molto vicino ai classici noir-polizieschi, ma a mio avviso davvero unico per il tono sprezzante e aggressivo di una narrazione incalzante e dinamica… forse proprio come un bel brano di blues.
E’ la storia di un tuffatore che per vivere, lasciate le competizioni sportive, si esibisce in attrazioni da baraccone in un lussuoso albergo del Mississippi e il destino vuole proprio nei giorni in cui tutti sono in fermento per la rievocazione storica di una epica battaglia della Guerra di Indipendenza americana. Un intreccio di misteri e di violenza attorno all’uccisione di un suo assistente, che pur involontariamente lo trascina in un’escalation di guai, dai quali l’uscita sembra sempre più improbabile. E la finzione della battaglia interpretata da decine di comparse, e la vicenda dai risvolti sempre più drammatici, si incrociano, si accavallano, fino a diventare una cosa sola.
Bello. Soprattutto la scenografia, per non parlare dei personaggi, in particolare i cattivi, che godono di una ricchezza di descrizioni davvero fantastica, regalando al lettore l’impressione di aver davvero a che fare con questi brutti ceffi. Una nota di merito per i dialoghi: veramente notevoli!!!
Se fosse un canzone potrebbe tranquillamente trattarsi di un pezzo di blues di John Lee Hooker, ma a me piace associarlo piuttosto alla graffiante “The needle and the spoon” dei Lynyrd Skynyrd, il gruppo che può essere considerato il manifesto assoluto del più ben più aggressivo Southern Rock anni ’70: la voce ribelle e nostalgica degli stati USA del sud, dove ancora oggi sventola la leggendaria bandiera confederata!


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