giovedì 11 febbraio 2016

La nuvola nera – Fred Hoyle



Questo romanzo è considerato una pietra miliare della letteratura di fantascienza. Incuriosito dalla fama più che appassionato per il genere ho letto questo libro, scoprendo un vero capolavoro.
Il romanzo è la storia di una scoperta scientifica, che vede sostituire in fretta l’entusiasmo del momento con il panico delle conseguenze: la nuvola nera è il protagonista indiscusso, il predatore disinteressato e catastrofico che si avvicina azzerando tempi e pronostici.
La storia è stupenda, e l’intreccio di collaborazioni e sinergie tra scienziati di tutto il mondo sono un bellissimo invito a ritrovare fiducia nell’umanità massacrata dai conflitti. Riconosco che alcuni passaggi, quelli più tecnici, siano un po’ difficili da comprendere, costringendo il lettore a rileggere qualche paragrafo, ma nel complesso è una lettura velocissima ed estremamente avvincente.
La nuvola nera, oscura minaccia che arriva dal profondo remoto universo, rappresenta un  po’ la metafora delle nostre paure, le più recondite e inconfessabili, in grado di annientarci senza alcuna possibilità di appello, ma pure lo stimolo a reagire anche quando tutto sembra perduto e nulla avere più senso.
Questa storia non celebra vincitori, né condanna sconfitti, ma fa riflettere ognuno sul senso dell’esistenza, riconoscendo l’uomo non come il centro dell’universo ma solo come una piccolissima, anzi microscopica, sua piccola (e insignificante) componente.
Ripropongo un paio di passi:

In realtà le notti si fecero indescrivibilmente belle, ma è poco probabile che la gente potesse ammirare quella bellezza: ci vuole agio e tempo, in verità, per godersi appieno una cosa bella.

[…] gli scienziati non pretendono di essere infallibili; sono i profani che attribuiscono l’infallibilità alle loro affermazioni.

Questo libro mi è piaciuto moltissimo e ne raccomando la lettura a tutti. Chi non si ritiene un appassionato dei romanzi di fantascienza può comunque stare tranquillo che non si tratto di scenari visionari alla Asimov, ma di una storia terribilmente reale se per fondata su una minaccia fantascientifica!

Se fosse una canzone, la stupenda “One” dei Metallica.