Questo romanzo è stato scritto in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, e proposto al pubblico all’interno di una trilogia che comprende anche “Gloria sui campi 1859” e “Camicie Rosse 1860”.
Il tema centrale è il Risorgimento è il trionfo dell’Unità d’Italia celebrato con i racconti, proposti sottoforma di diario del giovane garibaldino Michele Gaudino,
In “Italia 1861” il protagonista è da poco rientrato dalla sua prima esperienza bellica, la spedizione dei Mille, nella casa natia, un ricco podere della piana vercellese, dal quale riparte alla volta di Torino per completare i suoi studi. La scelta del personaggio, un giovane poco più che adolescente, è un’occasione in più per offrire con ancora più entusiasmo la storia, che non è solo il breve romanzo, ma il racconto da un punto di vista molto ravvicinato delle fasi cruciali che hanno portato all’Unità d’Italia.
La narrazione dei fermenti storici e politici è contornata dalle vicende umane del protagonista, ambientate nell’allora capitale Torino e incentrate sulle giornate di studio, l’amicizia con Pablito e i sentimenti per la giovane Concettina.
Molto suggestivi i dialoghi e le descrizioni delle persone, che delineano a pieno le differenze tra la società odierna e quella di allora, fatta di molti formalismi, ma anche di tanto entusiasmo per l’orgoglio di sentirsi italiani.
Mi è piaciuto molto, e ritengo possa essere una lettura istruttiva per tutti: per ricordare il passato, ma soprattutto per riflettere sul presente.
Per quanto mi riguarda, per gli argomenti trattati non potrebbe mai essere una canzone: la storia non è arte, è il nostro passato. Pertanto, per continuare a riflettere, mi piace proporre l’Inno di Italia.
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