giovedì 28 luglio 2016

Pattuglia Bravo Two Zero – Andy McNab



Lavoro eccezionale che come pochi altri del genere riesce a shockare il lettore costruendo un’immersione emotiva eccezionale. Andy McNab non esiste, è solo uno pseudonimo con il quale il l’autore racconta l’episodio realmente accaduto del quale egli stesso è il protagonista.

E’ la storia di una missione dei SAS (Special Air Service), truppe speciali dell’Esercito Inglese, che nel 1991 ha l’obiettivo di distruggere una base missilistica e dei collegamenti telefonici in territorio iracheno. La Pattuglia Bravo Two Zero è il nome del gruppo di otto uomini incaricati per compiere l’operazione. La narrazione comincia con la descrizione dei protagonisti, l’ingaggio e la preparazione alla missione, offrendo al lettore nozioni  e particolari davvero impressionanti. La storia è questo, l’evolversi della missione che purtroppo è ormai risaputo essere stato un fallimento militare, per cause logistiche, ma anche organizzative, che hanno lasciato i protagonisti isolati in territorio nemico in una realtà che si scoprirà ben peggiore di quella che si sarebbero aspettati di trovare.

La narrazione è dapprima avvincente ed incalzante, ma poi diventa lentissima, opprimente e claustrofobica, quando il protagonista viene catturato, torturato e messo di fronte a quelle paure che nessun uomo dovrebbe mai conoscere. Fa paura, e la consapevolezza che tutto è successo davvero rende la cosa ancora più spaventosa. Il dramma umano lascia un segno indelebile dell’animo del lettore, e personalmente viste le tante guerre giuste che ci sono al mondo, spesso mi fermo a chiedermi quanta persone in questo momento staranno vivendo le stesso cose passate dal protagonista.

Propongo alcuni passi:



Particolari, particolari,particolari. Sono determinanti. Magari spingi una porta quando invece dovresti tirarla. Trascurare i dettagli significa far sì che la missione vada a farsi fottere.



In testa a ciascun foglio degli ordini sono stampate le parole RICORDATI CHE DEVI SAPERE SOLO QUELLO CHE TI SERVE, per rammentare la prima regola della sicurezza delle operazioni. E' vitale che nessuno sappia nulla che non lo riguardi direttamente



Forma, scintillio, ombra, sagoma, movimento e rumore sono sempre elementi che ti possono fregare. Il movimento lento non genera rumore né cattura facilmente l'attenzione, il che spiega perchè ci muoviamo sempre così lentamente.



Nelle otto notti della sua fuga Chris aveva percorso più di trecento chilometri. Durante tutto quel tempo, non aveva avuto niente da mangiare tranne i due pacchettini di biscotti che aveva diviso con Vince e Stan, e non aveva quasi bevuto. Aveva perso moltissimo peso, e la sua sopravvivenza fu attribuita al fatto che il suo organismo si era nutrito della propria carne.[...] Fu una delle imprese più notevoli mai effettuate da un uomo del reggimento.



Non penso sia un libro per tutti, nonostante mi sia piaciuto molto per l’accuratezza dei particolari e l’abilità dell’autore nel  trasmettere la velocità dell’azione, rimane comunque una storia (vera!!) terribile, sconvolgente e veramente impressionante. Non è il solito romanzetto splatter, qui è tutto vero, e quando si parla di sangue non è succo di pomodoro. Nonostante ciò rimane un patrimonio da non dimenticare o confondere nella miriade di storie che il cinema ci propina continuamente con inverosimili e roboanti action movies. Leggerlo lascia il segno, una di quelle letture che non si possono più dimenticare.

Nella guerra non c’è nulla di eroico e niente è più efficace per ricordarlo quanto una sconfitta. Onore ai ragazzi che non ce l’hanno fatta.

Se fosse una canzone “MMM MMM MMM MMM” dei Crash Test Dummies.