giovedì 18 agosto 2016

Firmino – San Savage



Con questa autentica rivelazione letteraria degli ultimi anni, Sam Savage offre uno splendido romanzo, un po’ romanzo di formazione, un po’ fiaba, o forse un incredibile allegoria sull’animo che accomuna gli appassionati di lettura.
E’ la storia di Firmino, un topolino nato nel magazzino di una polverosa libreria di un sobborgo della Boston degli anni ’40, che scopre i libri come risorsa di cibo e successivamente come fonte inesauribile di cultura e conoscenza. La sua sete di lettura lo porterà ad avvicinarsi sempre di più all’uomo, alle sue abitudini e alle sue contraddizioni, tingendo la storia di un inconsolabile senso di tristezza. I cattivi della storia sono infatti la solitudine, la decadenza, e la rassegnazione ad un futuro spietato ed ineludibile. Firmino rappresenta tutti noi, e per questo motivo è impossibile non divertirsi, ma anche commuoversi per quell’ineluttabile pessimismo che muove il protagonista.
La storia è semplice, ma narrata con grande maestria, tanto da coinvolgere il lettore che al termine della storia finisce per rimanere pervaso da un grande senso di nostalgia. Si legge in fretta, ha un ritmo veloce in grado da rendere la lettura avvincente per tutti e anche se dalle tinte molto grigie per il pessimismo del protagonista non annoia mai.
Ripropongo alcuni passi:

Non ho mai avuto molto coraggio, né fisico, né di qualsiasi altra natura, ed è stato duro riconoscere quanto fosse insulsa la mia esistenza, ordinaria com’era, e priva di una storia in cui incarnarsi. Così molto presto iniziai a consolarmi con l’idea assurda, ridicola, di avere davvero un Destino

Penso sempre che ogni cosa durerà in eterno, ma non è mai così. In realtà, niente esiste per più di un istante, tranne ciò che custodiamo nella memoria. Cerco sempre di conservare dentro di me ogni momento – preferirei morire piuttosto che dimenticare.

La vita di un ratto è breve e penosa, penosa ma destinata a concludersi rapidamente, e tuttavia sembra lunga mentre la si vive.

Mi è piaciuto tantissimo e ne raccomando la lettura davvero a tutti, giovani e anziani, appassionati lettori e svogliati curiosi, perché chiunque in questa piccola opera d’arte riuscirà a stupirsi ed incantarsi attraverso gli occhi del piccolo Firmino. Potrebbe anche essere un suggerimento per un regalo indimenticabile.
Se fosse una canzone, “Le vent nous portera” di Noir Désir

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