Questo romanzo è considerato una pietra miliare della
letteratura di fantascienza. Incuriosito dalla fama più che appassionato per il
genere ho letto questo libro, scoprendo un vero capolavoro.
Il romanzo è la storia di una scoperta scientifica, che vede
sostituire in fretta l’entusiasmo del momento con il panico delle conseguenze:
la nuvola nera è il protagonista indiscusso, il predatore disinteressato e
catastrofico che si avvicina azzerando tempi e pronostici.
La storia è stupenda, e l’intreccio di collaborazioni e
sinergie tra scienziati di tutto il mondo sono un bellissimo invito a ritrovare
fiducia nell’umanità massacrata dai conflitti. Riconosco che alcuni passaggi,
quelli più tecnici, siano un po’ difficili da comprendere, costringendo il
lettore a rileggere qualche paragrafo, ma nel complesso è una lettura
velocissima ed estremamente avvincente.
La nuvola nera, oscura minaccia che arriva dal profondo
remoto universo, rappresenta un po’ la
metafora delle nostre paure, le più recondite e inconfessabili, in grado di
annientarci senza alcuna possibilità di appello, ma pure lo stimolo a reagire
anche quando tutto sembra perduto e nulla avere più senso.
Questa storia non celebra vincitori, né condanna sconfitti,
ma fa riflettere ognuno sul senso dell’esistenza, riconoscendo l’uomo non come
il centro dell’universo ma solo come una piccolissima, anzi microscopica, sua
piccola (e insignificante) componente.
Ripropongo un paio di passi:
In realtà le notti si fecero indescrivibilmente belle, ma è
poco probabile che la gente potesse ammirare quella bellezza: ci vuole agio e
tempo, in verità, per godersi appieno una cosa bella.
[…] gli scienziati non pretendono di essere infallibili;
sono i profani che attribuiscono l’infallibilità alle loro affermazioni.
Questo libro mi è piaciuto moltissimo e ne raccomando la
lettura a tutti. Chi non si ritiene un appassionato dei romanzi di fantascienza
può comunque stare tranquillo che non si tratto di scenari visionari alla
Asimov, ma di una storia terribilmente reale se per fondata su una minaccia
fantascientifica!
Se fosse una canzone, la stupenda “One” dei Metallica.
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