mercoledì 30 luglio 2014

Tre uomini in barca – Jerome K. Jerome



Questo romanzo è un classico della narrativa per adolescenti. Rappresentando un esempio del tipico humor inglese racconta la storia tragicomica di tre amici in gita in barca sul Tamigi.
La premessa sembra buona, purtroppo però durante la lettura si percepisce la notevole distanza con la società inglese della seconda metà del ‘800 (periodo sia di ambientazione della storia e sia di vita dello scrittore): molte situazioni e dialoghi appaiono comici soltanto in quel determinato contesto, in quanto oggi, con i cambiamenti che la società ha subito in circa un secolo e mezzo, possono apparire patetici o quasi. La dimensione che il romanzo assume con lo scorrere delle pagine prende connotati grotteschi, quasi ai limiti della credibilità, pur di enfatizzare situazioni comiche, di dubbia credibilità.
Non posso che ammettere di non averlo apprezzato. La narrazione, se pur non lentissima, non riesce mai a diventare avvincente, forse per le troppe digressioni sulle quali il protagonista si dilunga al fine di spiegare episodi banali e spesso irrilevanti ai fini del racconto.
Non fa ridere, non diverte, non distrae, non trasmette quel senso di partecipazione che dovrebbe accompagnare il lettore per tutta la storia: che cos’altro aggiungere… se volete leggerlo leggetelo pure, ma poi non dite che ve lo avevo consigliato io.
Se fosse una canzone, l’incompresa “La canzone del capitano” di DJ Francesco.

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